Concerto Revival

Staffolo, piazza G. Leopardi 28/07/24 ore 21,00

Buonasera a tutti, benvenuti alla serata conclusiva della trentesima edizione di Musica in Festa e grazie per essere qui con noi. Oggi chiudiamo un’edizione speciale che ci ha richiesto tanto impegno e dedizione, ma ci ha regalato anche grandi soddisfazioni. Ci tengo quindi a ringraziare in primis il Comitato e tutti i collaboratori esterni che, anche quest’anno, ci hanno permesso di allestire la festa. Ringrazio poi l’Amministrazione comunale, gli sponsor, il maestro Faini, la Protezione Civile, la Croce Rossa e tutti i musicisti che si sono rimessi in gioco dopo anni e sono tornati a suonare insieme a noi. Grazie, il nostro augurio è che qualcuno di voi possa tornare definitivamente. Siccome la serata sarà lunga, lascio la parola a Giorgia per la presentazione del programma. Buon concerto.

Monia Marchegiani, Presidente

Buonasera a tutti. Sarà mio compito stasera accompagnarvi in un viaggio a ritroso nel tempo, per rivivere gli ultimi trent’anni di storia della Banda musicale città di Staffolo e i primi trenta di Musica in festa. Le tappe di questo viaggio saranno scandite dall’esecuzione di alcuni dei nostri brani più iconici. Sarà un concerto all’insegna della varietà, parola che si associa benissimo a questa banda: da sempre curiosa di scoprire repertori diversi, di sperimentare, e aperta a conoscere nuove culture, stringendo amicizie con bande nazionali ed internazionali. Il repertorio selezionato per questa sera cercherà di rappresentare i diversi generi musicali con cui ci siamo confrontati e rende omaggio anche agli ospiti, ai gruppi e ai maestri, che si sono esibiti proprio in questa piazza negli ultimi trent’anni.

Per celebrare questo anniversario il comitato ha ritenuto doveroso invitare quanti hanno indossato la divisa della banda per un periodo più o meno lungo della propria vita, contribuendo alla sua storia e alla sua crescita: in tanti hanno risposto al nostro appello e io li farei alzare per un caloroso applauso non di ‘benvenuto’ ma di ‘bentornato’; non vi nomino uno ad uno, ma sapete già che le porte sono sempre aperte e potrete restare quanto vorrete dopo stasera. Un altro applauso lo dedicherei al comitato di 30 anni fa e a chi lo presiedeva, quindi Donatella Scortichini, per aver avviato un Festival musicale che costituisce ormai una costante e una tradizione per l’estate staffolana; e poi grazie a tutti i successivi presidenti onorari della BMStaffolo, Damiano Cerioni e Simona Bastari, che ancora oggi si spendono moltissimo dietro le quinte per la buona riuscita di Musica in Festa.

La stella polare di questa serata sarà dunque la musica ma, come ogni ciurma o comitiva che si rispetti, non possiamo intraprendere il viaggio senza un capitano e una guida. Invito quindi qui sul palco il mitico e insuperabile maestro che ci accompagna ormai dal lontano 2003, Samuele Faini, che è stato anche l’ideatore e l’anima di questo trentesimo anniversario.

Direi di iniziare subito la serata, che si prospetta ricca di musica e di emozioni: non voglio anticipare nulla, ma ascolteremo dolci ricordi narrati da una delle voci storiche della BMStaffolo.  

Giorgia Paparelli, clarinettista

 

Come le partite della nazionale iniziano con l’inno, così noi abbiamo iniziato con Staffolo, marcia del compositore romagnolo Renato Soglia, grande amico della banda, che eseguiamo praticamente ad ogni servizio ed uscita. A Staffolo è stata dedicata anche Postcards from Staffolo, una suite in 5 tempi del compositore marchigiano Luciano Feliciani, scritta dieci anni fa in occasione dei 20 anni di Musica in Festa. Questa sera eseguiremo il primo tempo, intitolato “Fanfare and Theme”, che vuole idealmente rappresentare le Orchestre di Fiati che hanno calcato il palco estivo del Festival.

Ora è la volta di un cavallo di battaglia della Banda negli anni ’80 – Instant Concert – simpaticissimo brano del compositore americano Harold Walters, un mosaico di 30 celeberrime melodie unite dal compositore in maniera magistrale. La sfida sarà riconoscerle tutte.

Eseguiremo ora altri due medley molto diversi fra loro: il primo è del maestro olandese Willy Hautvast e raccoglie le più belle canzoni della band più famosa di tutti i tempi, i Beatles; il secondo è stato molto suonato negli anni 2000 e contiene tre famosi brani di musica latina – El Bimbo, El Cumbanchero e Brasilia Carnaval – arrangiati dal Maestro Doppel, che ci ricordano i nostri amici della penisola iberica (alcuni dei quali se ne sono andati proprio oggi!). Buon ascolto con Beatles in Concert e, a seguire, Latin Mood.

Ora arriva un momento nostalgico per molti musicisti e fan della banda, perché la scaletta prevede l’esecuzione di una delle composizioni più iconiche dell’associazione: Bella Italia. Pensate che, per regolarci sulla scelta dei brani per questo concerto, il maestro chiedeva ogni tanto ad uno di noi “ma tu questa l’hai mai suonata?”: ecco, Bella Italia è uno di quei brani che i veterani sono arrivati ad odiare, per la frequenza con cui erano soliti suonarla, mentre altri di noi, i più giovani, non l’avevano mai eseguita prima d’ora. Questo dà un po’ la misura della carriera di questa banda e di come in essa si incontrino e si mescolino generazioni diverse. È un pezzo che – per forza di cose – abbiamo sfruttato tantissimo per le trasferte in giro per l’Europa. Riascoltandola riaffioreranno in molti di noi e di voi bellissimi ricordi.

 

Ora invito qui sul palco una carissima amica della Banda, ex bandista anche lei – Patrizia Rosini – che leggerà per noi alcuni ricordi lasciati da vecchi o nuovi membri del gruppo bandistico.

Cartoline dal passato

Quando ero presidente da tre anni e dopo essere stati ad un raduno all’estero, noi del comitato, aiutati da alcuni amici degli allora Gruppo Folk e Proloco, abbiamo deciso di iniziare questa avventura di “Musica in Festa”. Gli stand all’inizio offrivano solo panini, ma poi, grazie alle nonne e alle mamme dei nostri musicisti, la manifestazione si è allargata fino ad avere la grande proposta culinaria di oggi.

“Musica in Festa” è nata per avere degli scambi interculturali e permettere a noi della Banda di andare in tournée e riportare a casa, grazie alle tante esperienze vissute, persone più ricche e piene di tanti ricordi.

Quando ieri mi sono seduta a rimettere in ordine i miei ricordi sulle esperienze in Banda, piano piano me ne sono tornati moltissimi e ho riso tanto e ne vorrei condividere alcuni, scegliendo tra i più divertenti.

Abbiamo insegnato a tutti la parola “guerro”, traducendola anche nello spagnolo “cavrones”. Abbiamo esportato “La Ricciolina” e fatto colazione con paprika e salame piccante, abbiamo percorso km e km in pullman tra canti, barzellette e, alla fine di ogni tournée, abbiamo assegnato il premio “Guerro d’oro” e “Carcatore d’oro”. Come non ricordare le mega processioni abruzzesi, soprattutto quelle con “tirata di noccioline” al prete…naturale che poi non ci abbiano chiamato più!

Eravamo una grande famiglia e tutte queste uscite ci hanno unito e hanno lasciato nei nostri cuori tanti bellissimi ricordi. Grazie a tutti per aver condiviso con me un pezzetto della vostra vita.

Donatella Scortichini, già Presidente della Banda Musicale di Staffolo

 

Telegrammi

Questo trentesimo ha risvegliato ricordi di tante risate, ballate e stornellate. Dalle barzellette di Damiano, nelle lunghe notti in pullman, alla Rosamunda e Marina di Claudio, nelle piazze. Ricordi felici, note di un tempo che fu. Grazie all'allora presidente e ai membri del comitato, che ci hanno permesso di avere tutto ciò.

Maria Pia Pollonara 

Non ho aneddoti perché ho fatto pochissime uscite tanti anni fa.
Io ho smesso nel 1988 con la banda ……!!!!!

L’unica particolarità è che nella storia della Banda di Staffolo è la prima volta che
Padre Madre e Figlio suonano insieme.
Ci sono casi di Padre e figlio,
Madre e figlia,
Ma tutta la famiglia al completo no.

Mirco Baldi

 

Il mio pensiero va:

All'entrata con i "Pompieri di Viggiu" di Valencia.

Alla Svezia che dopo due giorni di pullman ci stavano facendo tornare a casa subito.

Al grande Lucio e alla sua "Con le mani" di Zucchero.

 

W la banda ...perché: puoi portare un uomo fuori dalla banda di Staffolo, ma non potrai mai portare la banda di Staffolo fuori da un uomo.

Francesco Fronzoni

 

L’ultimo, recapitato appena prima dell’inizio:

Dedicato a Vittorio, seduto in prima fila:

Il suo inconfondibile richiamo all’ordine “Finiscetevela” e ai ragazzi “Tirate su ‘e ciambelle”.

Fabrizio Mancini

 

Altro stendardo che orgogliosamente sfoggiamo all’estero è un medley con le canzoni dell’indimenticabile Raffaella Carrà. In realtà, l’abbiamo suonata anche in Farnesina, lo scorso anno, alla presenza del ministro Tajani. E direi che restiamo un pochino in tema, perché l’evento di stasera riserverà a voi del pubblico molte carrambate – è con piacere che annuncio il ritorno di un’ex bandista di Staffolo, Romina De Luca, che canterà insieme a noi in Carramba che Carrà!

Ora, con arrangiamento del Maestro Faini, una canzone del gruppo italiano “The Kolors” che oramai ha raggiunto un risalto internazionale: Italo Disco; alla voce abbiamo ancora Romina De Luca.

Altra composizione molto riuscita e conosciuta in ambito bandistico è Abba Gold. Alla BMStaffolo l’inventiva non manca di certo e infatti da questo medley ha preso spunto per realizzare un Musical in collaborazione con il Teatro Emporio di Cingoli, “Thank Abba for the Music”, portato in scena per la prima volta qui a Staffolo nella Sala Cotini, in occasione della 40esima Pasqua Musicale, e poi su altri palcoscenici dei paesi vicini.

Santana at Portrait è una composizione che raccoglie alcuni dei più grandi successi del chitarrista messicano Carlos Santana. La Banda ha inserito il medley nel suo secondo CD dal titolo “Staffolo in Musica”. Come nel disco, anche questa volta avremo il piacere di ascoltare al sax un nostro famoso concittadino: il Maestro Davide Bartelucci.

Tra i tanti amici della Banda che sono venuti a trovarci, c’è Hanna Fridricksdottir. Sarà lei ad accompagnarci nell’esecuzione di due dei brani più famosi della musica italiana: Azzurro, del leggendario Adriano Celentano, e Volare (Nel blu dipinto di blu), la canzone italiana più conosciuta del mondo, del grande Domenico Modugno.

La Banda è riuscita a rimanere unita anche durante il periodo buio del Covid e ne ha dato prova registrando a distanza un medley – Heart, Wind & Fire Dance Mix – del famoso gruppo americano “Heart, Wind & Fire”: ciascun musicista ha registrato a casa propria la sua parte e il nostro amico e fotografo ufficiale, Claudio de Rossi, che salutiamo perché è qui con noi, ha poi montato insieme il tutto. La registrazione ha partecipato nel maggio 2020 al concerto digitale “Eppur si suona” organizzato dagli amici di Darfo Boario Terme. Questa volta verrà eseguito dal vivo!

 

È arrivato il secondo momento della serata dedicato ai ricordi e alle voci dal passato, perciò reinvito Patrizia qui sul palco.

Estate 1980, aeroporto di Milano, bivacco continuo per uno sciopero che aveva annullato tutti i voli. La neonata Banda Musicale di Staffolo era in trasferta, la sua prima uscita internazionale per partecipare ad un Festival a Copenaghen, in rappresentanza dell’Italia. Come ci eravamo riusciti, è un mistero, ma ora rischiavamo di restare a terra. Pierino, il Presidente, non si perse d’animo, bussò a tutte le porte di quel grande aeroporto dove eravamo giunti all’alba, mentre noi restavamo ore seduti sui bagagli. Poi, l’annuncio: saremmo stati imbarcati su vari voli con orari e in tre gruppi, con scali per tutte le città europee, che alla fine ci avrebbero portati entro la mezzanotte a Copenaghen. Il gruppo più numeroso era quello dei piccoli e delle donne (la nostra era una formazione giovanissima), con scalo a Zurigo: gli addetti furono gentili, ma c’era un problema, dovevamo fare in fretta e dovevamo declinare velocemente le generalità di ogni singolo passeggero visto che il volo stava per decollare. Come fare in quattro e quattro otto a dare i nomi, gli indirizzi ecc. ecc. e fare il check-in in tempo? Sconforto totale? Rinuncia a partire? Ma quando mai? Gli staffolani maggiorenni riempirono i moduli, mentre i minorenni salirono su quel volo registrati tutti come figli di Adriana e Pierino Ombrosi. Il bello è che funzionò! A distanza di anni, ancora appare incredibile! Salimmo veloci sull’aereo, ammassati in coda, tra chi pregava e chi sbiancava, tra chi sorrideva e chi salmodiava, ma alla fine nessuno si perse, strumenti e bagagli compresi. Più complicato fu il volo con scalo a Francoforte, dove i ragazzi si dispersero nel duty free e solo un energico richiamo in tedesco li condusse appena in tempo al gate. Un’autentica avventura fu il volo per Londra, Oslo e Stoccolma, su cui salirono in quattro e di cui fino a sera inoltrata non si seppe nulla… E comunque, pure quello atterrò e fu una manifestazione bellissima!

Patrizia Rosini e Damiano Cerioni 

Questa sera, dopo 32 o forse 33 anni, ho scelto le note e non le parole.

Ne vorrei utilizzare però alcune per raccontare, e non solo per ricordare, perché credo che la musica sia già di per sé una forma della memoria.

Ricordo l’esperienza di Ginevra, nel 1985, e il concorso che facemmo con un solo brano: Moment for Morricone.

Ricordo le mani del Maestro Merli che tremavano convulsamente, mio padre in prima fila serissimo, ma soprattutto ricordo la concentrazione e il silenzio prima dell’inizio. Concentrazione pura che successivamente ho cercato sempre di ritrovare, sebbene per altre vie.

Ricordo, ancora a Ginevra, un momento molto toccante, quasi vertiginoso, più vertiginoso, forse, della lunga sfilata e attesa sotto il sole: quando ci trovammo - alcuni membri selezionati (non per merito) tra i gruppi bandistici provenienti da tutto il mondo –   a suonare nel campo da gioco di un palasport circondati da 1000, forse 2000, altri giovani seduti sugli spalti. Suonammo pochi pezzi, diretti da un Maestro norvegese: l’Inno dell’UNICEF, l’Inno alla Gioia e poi non so…

Eravamo tre a suonare l’ottavino in questa strana formazione internazionale: una ragazza australiana, una canadese ed io. Chiesi di provare il loro ottavino, perché erano in ebano e io non ne avevo mai visti così. Cosa alquanto inusuale, tanto quanto la mia richiesta, fu il gesto di una delle due ragazze (l’australiana mi pare) che mi porse lo strumento ed io lo provai. Quell’ottavino, piccolo e prezioso, certamente più magico di un flauto, suonava letteralmente da solo, e per me fu un sogno. Come fu un sogno, e lo è tutt’ora, l’immagine degli spalti pieni di ragazzi e di ragazze di tutte le età e di tutte le nazioni, riuniti e riunite in nome della musica, dell’infanzia/della gioventù e della fratellanza – o sorellanza che sia.

Orietta Ombrosi  

La BMStaffolo sabato 13 Aprile 2024 è stata invitata dalla Banda Musicale ‘La Ferrosa’ della città di Ladispoli, alla 71^ edizione della sagra del Carciofo Romanesco.      

Siamo arrivati a Ladispoli per pranzo e lì ci ha accolti il presidente Alessandro. Dopo aver fatto pranzo negli stand della festa ed assaggiato il carciofo romanesco fritto, ci siamo preparati per sfilare nella via principale della città. Abbiamo suonato diversi brani, tra cui ITALODISCO.                                                                                                                      

Ci siamo esibiti con questo pezzo ripetutamente per tutta la via così da coinvolgere anche i bambini e i ragazzi. Abbiamo suonato ITALODISCO anche di fronte ad un furgoncino che vendeva questi carciofi e con una scommessa, una battuta e l’altra ed anche apprezzamenti il maestro è riuscito anche a prendere in regalo una busta piena di carciofi.

                                                                                                      Chiara Coppari 

Racconto della damigiana di Damiano.

Dobbiamo riconoscere che tante iniziative intraprese dalla nostra associazione sono nate dalle idee del Maestro Faini che, ogni tanto, si cimenta anche nel ruolo di compositore musicale. Secondo voi, poteva non dedicare un brano anche a Musica in festa? Per la prima volta in assoluto, eseguiremo dunque la nuova marcia, dal titolo Musica in Festa.

Proseguiamo con altri due brani: il primo è stato arrangiato del Maestro Faini che, questa volta, si è cimentato con una bella canzone di Max Gazzè: La Vita Com’è. A seguire, uno dei cavalli di battaglia della banda, canzone composta dall’americano Frankie Valli nel 1967, sto parlando di Can’t Take my eyes off you. Insieme a noi, la voce di Romina de Luca.

Siamo quasi giunti al termine e per questo concerto Revival non poteva mancare una composizione del grande Maestro Ennio Morricone. Ve lo abbiamo lasciato in fondo ma è sicuramente il medley più iconico e suonato della Banda, che non smette mai di emozionare e per questo ve lo riproponiamo. Con arrangiamento del Maestro olandese Joan de Mey, ecco a voi Moment For Morricone

Ricordo di Romina De Luca 

Probabilmente è il concerto più lungo della nostra carriera, noi musicisti temiamo un po’ gli anniversari futuri, ma, se volete, c’è ancora spazio per un ultimissimo brano. Celeberrima canzone del compositore americano John Kander, New York New York, per l’occasione cantata dalle nostre stupende cantanti: Romina e Hanna.

Buona notte a tutti!